Madonna dei miracoli in Saronno - squadraeprima.it

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SANTUARIO MADONNA DEI MIRACOLI DI SARONNO
Nel 1556 il santuario fu ampliato con una navata centrale e due laterali progetto di Vincenzo Seregni detto Dall'Orto. Il 10 settembre 1581 San Carlo fece la traslazione della statua dalla cappellina all'interno del santuario, suscitando così la ripresa dei lavori. Nel 1613 terminò la facciata, poi alzata nel 1666, per apparire com'è attualmente. Negli anni successivi furono aggiunti il chiostro, il battistero e il campanile.
Tra gli artisti che hanno prestato la loro opera in santuario il primo fu Bernardino Luini nel 1525 e nel 1531 che dipinse dall'abside alla cancellata, in particolare gli affreschi della Presentazione e Adorazione dei Magi, la Disputa di Gesù coi dottori nel tempio e lo Sposalizio della Vergine e altri santi; poi morì nel 1532. Continuò l'opera della cupola Gaudenzio Ferrari, rappresentando il Paradiso che si fa incontro a Maria Assunta in cielo con 126 figure angeliche, con tutti gli strumenti musicali conosciuti in quel tempo e fece anche i disegni delle statue lignee dell'Eterno Padre e dell'Assunta, eseguiti da Andrea da Milano, che poi fece anche le statue dell'Ultima Cena e della Deposizione. Terminò gli altri affreschi Bernardino Lanino nel 1547. Altri artisti furono Giulio Oggiono, Camillo Procaccini e Vincenzo Ciniselli, il Legnanino e altri ancora.
8 maggio 1460. Saronno nel Quattrocento era un borgo, feudo dei Visconti, di mille persone, posto all'incrocio di strade che da Milano andavano verso Legnano, Varese e il borgo stesso. Lì vi era da due secoli un'edicola con una statua in terracotta di Madonna col Bambino in braccio, venerata come Madonna della strada varesina.
Nel borgo viveva Pietro o Pedretto, uomo ancor giovane afflitto da una grave forma sciatica che, a quei tempi, lo aveva obbligato a letto da alcuni anni. In una delle sue notti di dolore sentì una voce che gli diceva "Pietro se desideri guarire dal tuo male alzati e recati alla strada a croce, edifica in quel luogo una chiesa in onore della Vergine Maria e non ti mancheranno mai i mezzi per la costruzione". Al terzo invito della voce, l'uomo si sentì bene, si alzò e si recò alla cappellina, dove ottenne la piena guarigione l'8 maggio 1460. Quasi quarant'anni dopo fu posta la prima pietra della chiesa.
Il Papa Pio II (+1464) riconobbe Statuti e organizzazione del santuario, confermati poi dalle bolle di Clemente VIII e Urbano VIII e dal titolo di santuario attribuitogli da Alessandro VI nel 1502. San Carlo Borromeo nel 1578, dopo processo canonico, confermò l'autenticità del miracolo mariano.
Dopo la costruzione di tre chiesette modeste, Manfrino Visconti l'8 maggio 1498 diede inizio alla prima parte rinascimentale della costruzione attuale, di cui fu architetto del tiburio a dodici lati della cupola Giovanni Antonio Amedeo. Questa prima parte finì nel 1508 ed escludeva la cappellina.
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