MILANO E LA TRADIZIONE AMBROSIANA - squadraeprima.it

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LA DIOCESI AMBROSIANA CON S. AMBROGIO, S. CARLO, SCHUSTER, MONTINI-PAOLO VI, MARTINI E ALTRI ARCIVESCOVI HA AVUTO LEGAMI SPECIALI CON LA CHIESA UNIVERSALE
Il rito ambrosiano è un rito solamente liturgico di alcune Chiese Latine (come l'antico rito patriarchino, il mozarabico e il gallicano) della Chiesa cattolica che è diffuso nei territori della Diocesi di Milano e altre diocesi: delle province di Milano, Varese, Lecco, Como (alcune comunità), Monza (eccetto decanato monzese), Bergamo (poche comunità e altre ambrosiane di rito romano), Novara e Verbania (poche comunità), Lodi e Pavia (poche comunità), Lugano (poche comunità). Il rito diffuso nella Chiesa Cattolica Latina è il rito liturgico romano, riformato ed esteso a tutti a partire da Gregorio Magno.

Il rito ambrosiano deriva il suo nome dal vescovo s. Ambrogio, ebbe una diffusione vasta - anche in Liguria ed Emilia - legata alla giurisdizione imperiale di Ambrogio. Poi nell'evoluzione dei secoli divenne un rito minore, come il mozarabico. Nella riforma tridentina fu invece confermato, grazie alla presenza di san Carlo Borromeo e alla decisione di san Pio IV, milanese. Il Capo Rito è l'Arcivescovo di Milano.
Ha alcune caratteristiche del calendario liturgico che sono proprie: Avvento di 6 settimane, Quaresima che inizia con la prima domenica e non il mercoledì delle Ceneri e con i venerdì aliturgici e il Venerdì Santo senza "messa secca". Ovviamente il Santorale ambrosiano venera i santi e beati diocesani e ha una regola di precedenza delle domeniche su altre solennità, se concorrenti.
Nello svolgimento della liturgia eucaristica ha alcuni riti propri: la Vigilia il sabato sera, un lezionario proprio, feriale e festivo, la liturgia della Settimana Santa; nei riti: lo scambio della pace prima dell'offertorio, la professione di fede successiva all'offertorio, la Fractio Panis alla fine della Consacrazione, e i Kyrie come eco di litanie orientali
Altre varianti antiche riguardano il canto, le suppellettili sacre e i paramenti. Una differente caratteristica nel concerto delle campane, che però riguarda tutto il nord Italia, è nell'uso del battaglio cadente e dei contrappesi per trattenere le campane a 180° e provocare due rintocchi, permettendo così concerti molto ricchi.

Serie cronologica dei Vescovi ambrosiani (III-X secolo)

– Anatalo (inizio sec. III), “protovescovo”, santo
– Caio (sec. III), santo. - Castriziano (sec. III), santo - Calimero (sec. III), santo – Mona (fine sec. III – inizio sec. IV), santo
– Mirocle (+ 316 ca.), santo - – Materno (316 ca.-328 ca.), santo - Protaso (328 ca.-344 ca.), santo
– Eustorgio I (344 ca.-349 ca.), santo - Dionigi (349 ca.-360 ca.), Vescovo “deposto” nel 355, santo
– Aussenzio (355-374), Vescovo “usurpatore”. – Ambrogio (374-397), santo – Simpliciano (397-400 ca.), santo
– Venerio (400 ca.-408 ca.), santo – Marolo (408 ca.-423 ca.), santo – Martiniano (423 ca.-435 ca.), santo
- Glicerio (435 ca.-440 ca. ), santo – Lazzaro (440 ca.-449 ca.), santo – Eusebio (449 ca.-462 ca. ), santo
– Geronzio (462 ca.-465 ca. ), santo – Benigno (465 ca.-472 ca. ), santo – Senatore (472 ca.-475 ca. ), santo
– Teodoro I (475 ca.-490 ca. ), santo – Lorenzo I (490 ca.-511 ca. ), santo – Eustorgio II (512 ca.-518 ca. ), santo
– Magno (518 ca.-530 ca. ), santo – Dazio (530 ca.-552 ca. ), santo – Vitale (552 ca.-556 ca.), santo
– Ausano (556 ca.-560 ca. ), santo – Onorato (560 ca.-571 ca. ), santo.
Nel 569 quando i Longobardi occuparono Milano, “si rifugiò a Genova”. – Frontone (571 ca.-573 ca), “risiedette a Genova”.
– Lorenzo II (573 ca.-593), “risiedette a Genova” – Costanzo (593-600), “risiedette a Genova”
– Deusdedit (600-628), “risiedette a Genova” – Asterio (629-639), “risiedette a Genova”
– Forte (639-641), “risiedette a Genova” – Giovanni Buono (641-659 ca. o anche 669 ca.), santo; “ritornò a Milano”
– Antonino (669 ca.-671), santo – Mauricillo (vescovo per soli 4 mesi nel 671), santo
– Ampellio (672-676), santo – Mansueto (676-685), santo – Benedetto (685-732), santo
– Teodoro II (732-746). A partire da Teodoro II, i Vescovi di Milano vengono detti “Arcivescovi”. Non è da escludere che questo titolo possa essere stato attribuito al suo antecessore S. Benedetto
– Natale (750-751) ), santo – Arifredo (ca. metà sec. VIII) – Stabile (ca. metà sec. VIII)
– Leto (ca. metà sec. VIII) – Tomaso (755-783 ca.) – Pietro I (783 ca. 803 ca.)
– Odelperto (803 ca.-813 ca.) – Anselmo I (813 ca.-818). – Bono (818-822).
– Angilberto I (822-823). – Angilberto II (824-859) – Tadone (860-868)
– Ansperto (868-881). Durante il suo episcopato per la prima volta la Chiesa di Milano fu chiamata “Chiesa ambrosiana”
– Anselmo II (882-896) – Landolfo I (896-899) – Andrea [da Canziano] (899-906)
– Aicone (906-918) – Garimberto [o Varimperto] (918/919-921) – Lamperto (921-931)
– Ilduino (931-936) – Arderico (936-948) – Manasse (948-962/963) – Adelmanno (948-953)
– Valperto (953-970) – Arnolfo I (970-974) – Gotifredo (974-979)
– Landolfo II (979-998) – Arnolfo II (998-1018)

– Ariberto da Intimiano (1018-1045) - – Guido da Velate (1045-1071), nemico della riforma gregoriana
– Attone (1072-1085), Arcivescovo “impedito”, Cardinale (è il primo degli Arcivescovi milanesi ornato della porpora cardinalizia), del partito della riforma gregoriana
– Gotofredo da Castiglione Olona (1072/1073-1075), Arcivescovo “usurpatore”, nemico della riforma gregoriana
– Tedaldo (1075-1085), Arcivescovo “usurpatore” e “scismatico” a partire dal 1076, nemico della riforma gregoriana
– Anselmo III da Rho (1086-1093), inizialmente nemico della riforma gregoriana in nome della “tradizione ambrosiana”, nel 1088 si riconciliò con il Papa Urbano II
– Arnolfo III da porta Orientale (1093-1097) – Anselmo IV da Bovisio (1097-1101), Arcivescovo “crociato”
– Pietro II Grosolano (1102-1112, +1117), Arcivescovo “contestato” dal partito del prete Liprando e “deposto” nel 1112
– Giordano da Clivio (1112-1120) – Olrico da Corte (1120-1126)
– Anselmo V della Pusterla (1126-1135, +1136) Arcivescovo “contestato” e “deposto” da san Bernardo
– Robaldo (1135-1145) – Oberto da Pirovano (1146-1166). Nel 1162 Milano fu distrutta da Federico I Barbarossa
– Galdino della Sala (1166-1176), Cardinale, santo – Algisio da Pirovano (1176-1185)
– Uberto Crivelli (1185-1187), Cardinale, divenne Papa con il nome di Urbano III (1185-1187). Da Papa, continuò ad essere Arcivescovo di Milano
– Milone da Cardano (1187-1195) – Oberto da Terzago (1195-1196), Arcivescovo solo per 9 mesi
– Filippo da Lampugnano (1196-1206, +1207), Arcivescovo “dimissionario” per ordine di Innocenzo III
– Uberto da Pirovano (1206-1211), Cardinale – Gerardo da Sessa (1211), Cardinale, Arcivescovo solo per 6 mesi
– Enrico da Settala (1213-1230) – Guglielmo da Rizolio (1230-1241)
– Leone da Perego (1241-1257), Arcivescovo “contestato”, negli ultimi anni del suo episcopato fu costretto ad uscire da Milano. La sede milanese rimase vacante per 5 anni
– Ottone Visconti (1262-1295), signore di Milano dal 1277. ·- Ruffino da Frisseto (1295-1296), Arcivescovo “assente”
– Francesco da Parma (1296-1308), Arcivescovo “contestato”, negli ultimi anni del suo episcopato fu costretto ad uscire da Milano
– Castone della Torre (1308-1317, +1319), Arcivescovo “dimissionario” per l’ostilità dei Visconti
– Aicardo Antimiani (1317-1339), Arcivescovo “impedito”, per l’ostilità dei Visconti
– Giovanni I Visconti (1339-1354), signore di Milano dal 1339, fu in pratica il fondatore della dinastia dei Visconti. Fu riconosciuto come Arcivescovo da Clemente VI solo nel 1342
– Roberto Visconti (1354-1361) – Guglielmo da Pusterla (1361-1369/1371), arcivescovo “assente” al servizio del papato
– Simone da Borsano (1369/1371-1376, +1381), Arcivescovo “assente” al servizio del papato. Nominato Cardinale nel 1376, “rinunciò” alla sede di Milano
– Antonio da Saluzzo (1376-1401)
Pietro Filargo da Candia (1402-1409), Cardinale, e successivamente col nome di Alessandro V (1409-1410) “primo Papa dell’obbedienza pisana”
– Francesco Creppa (1409-1414), Arcivescovo “impedito” per l’opposizione del capitolo della cattedrale, dei Visconti e di Facino Cane
– Bartolomeo Capra (1414-1433), Arcivescovo “quasi sempre assente” perché incaricato di missioni diplomatiche a livello europeo e perché partecipò ai concili di Costanza (1414-1418) e di Basilea (1432-1433), ove morì. La sede milanese rimase vacante per 2 anni
– Francesco Pizolpasso [o Piccolpasso] (1435-1443) – Enrico Rampini (1443-1450), Cardinale
– Giovanni II Visconti (1450-1453) – Niccolò Amidani (1453-1454)
– Timoteo Maffeo (1454, +1470), canonico regolare lateranense, dopo pochi mesi di governo per umiltà “rinunciò all’episcopato milanese”
– Carlo Gabriele Sforza (1454-1457) – Carlo da Forlì (1457-1461) – Stefano Nardini (1461-1484)
– Giovanni Arcimboldi (1484-1488), Cardinale, Arcivescovo “sempre assente” al servizio del papato
– Guidantonio Arcimboldi (1489-1497), Arcivescovo “spesso assente” al servizio del papato
– Ippolito I d’Este (1497-1519, +1520), Cardinale, Arcivescovo “scarsamente residente” e “rinunciatario” a favore del nipote Ippolito II d’Este
– Ippolito II d’Este (1519-1550, 1558-1559, +1572), Cardinale, Arcivescovo “mai residente”, tre volte “dimissionario con diritto di regresso”
– Giovanni Angelo Arcimboldi (1550-1555) – Filippo Archinto (1556-1558), Arcivescovo “impedito”
– Giovanni Angelo Medici (1559-1560), Cardinale e Papa con il nome di Pio IV (1559-1565)
– Carlo Borromeo (1560-1584), Cardinale, santo
– Gaspare Visconti (1584-1595) – Federico Borromeo (1595-1631), Cardinale
– Cesare Monti (1632-1650), Cardinale. La sede milanese rimase vacante per 2 anni
– Alfonso Litta (1652-1679), Cardinale. La sede milanese rimase vacante per 2 anni
– Federico Visconti (1681-1693), Cardinale – Federico Caccia (1693-1699), Cardinale
– Giuseppe Archinto (1699-1712), Cardinale
– Benedetto Erba Odescalchi (1712-1737, +1740), Cardinale, Arcivescovo “dimissionario” per gravi motivi di salute
– Carlo Gaetano Stampa (1737-1742), Cardinale – Giuseppe Pozzobonelli (1743-1783), Cardinale
– Filippo Visconti (1783-1801)
– Giovanni Battista Caprara Montecuccoli (1802-1810), Cardinale, Arcivescovo “sempre assente” al servizio del papato
– Carlo Sozzi (1810-1818, +1824), vicario capitolare “sede vacante”
– Carlo Gaetano Gaisruck (1818-1846), Cardinale – Bartolomeo Carlo Romilli (1847-1859)
– Paolo Angelo Ballerini (1859-1867, +1897), Arcivescovo “impedito”, successivamente eletto patriarca latino di Alessandria d’Egitto (1867-1897). La diocesi venne di fatto retta da mons. Carlo Caccia Dominioni (1859-1866) nella sua duplice veste di “vicario capitolare” di fronte allo stato italiano e di “vicario generale” di mons. Ballerini di fronte alla Santa Sede
– Luigi Nazari di Calabiana (1867-1893) – Andrea Carlo Ferrari (1894-1921), Cardinale, beato
– Achille Ratti (1921-1922), Cardinale, Arcivescovo per 6 mesi, divenuto papa con il nome di Pio XI (1922-1939)
– Eugenio Tosi (1922-1929), Cardinale – Alfredo Ildefonso Schuster (1929-1954), Cardinale, beato
– Giovanni Battista Montini (1954-1963), Cardinale, divenuto Papa con il nome di Paolo VI (1963-1978)
– Giovanni Colombo (1963-1979; + 20 maggio 1992), Cardinale, “dimissionario” nel 1979 per raggiunti limiti di età
– Carlo Maria Martini (1979-2002), Cardinale, “dimissionario” nel 2002 per raggiunti limiti di età, dopo 22 anni di episcopato
– Dionigi Tettamanzi (2002-2011) – Angelo Scola (2011 – 2017) – Mario Delpini (2017 -…)

IL RITO
AMBROSIANO
CRONOTASSI E
FONDAZIONE
APOSTOLICA
La cronotassi dei vescovi è incerta per i primi secoli; la tradizione (come si legge nella lapide in duomo) vuole che l’apostolo San Barnaba fondasse la diocesi milanese nel 52. La maggioranza degli storici ritiene invece che la testimonianza bizantina non sia affidabile e che la datazione tramandata in ambito ambrosiano sia stata ottenuta dilatando la durata dei primi episcopati; accettando la veridicità dei nomi dei primi vescovi trasmessi dalla tradizione (a partire da Anatalo) e andando a ritroso da Mirocle (di cui è certa la partecipazione ad un sinodo del 313), gli studiosi ipotizzano che la Diocesi di Milano sia stata istituita all’inizio del III secolo. In ogni caso, la presenza cristiana a Milano è attestata archeologicamente fin dall’epoca apostolica.


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