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IL COMPIMENTO DEL REGNO:
IL RE CROCIFISSO RISORTO
Questi testi dei Vangeli sono riportati nella versione della traduzione interconfessionale in lingua corrente. Edizione ABU, LDC del 2014.
LUCA 22
1 Si avvicinava intanto la festa dei Pani non lievitati, detta anche la festa di Pasqua. 2 Intanto i capi dei sacerdoti e i maestri della Legge stavano cercando il modo di eliminare Gesù. Però avevano paura del popolo.
3 Ma Satana entrò in Giuda, quello che era chiamato anche Iscariota, e apparteneva al gruppo dei dodici discepoli. 4Giuda andò dai capi dei sacerdoti e dalle guardie del Tempio, e con loro si mise d'accordo sul modo di aiutarli ad arrestare Gesù. 5Quindi furono molto contenti e furono d'accordo di dargli del denaro. 6 Giuda accettò e si mise a cercare un'occasione per fare arrestare Gesù, lontano dalla folla.

7 Venne poi il giorno della festa dei Pani non lievitati, nel quale si doveva uccidere l'agnello pasquale. 8 Gesù mandò avanti Pietro e Giovanni con questo incarico: - Andate a preparare per noi la cena di Pasqua. 9 Essi risposero: - Dove vuoi che la prepariamo?
10 Gesù disse: - Quando entrerete in città incontrerete un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo fino alla casa dove entrerà. 11Poi direte al padrone di quella casa: Il Maestro desidera fare la cena pasquale con i suoi discepoli e ti chiede la sala. 12 Egli vi mostrerà al piano superiore una sala grande con i tappeti. In quella sala preparate la cena. 13 Pietro e Giovanni andarono, trovarono come aveva detto Gesù e prepararono la cena pasquale.

14 Quando venne l'ora per la cena pasquale, Gesù si mise a tavola con i suoi apostoli. 15 Poi disse loro: 'Ho tanto desiderato fare questa cena pasquale con voi prima di soffrire. 16 Vi assicuro che non celebrerò più la Pasqua, fino a quando non si realizzerà nel regno di Dio'. 17Poi Gesù prese un calice, ringraziò Dio e disse: 'Prendete questo calice e fatelo passare tra di voi. 18Vi assicuro che da questo momento non berrò più vino fino a quando non verrà il regno di Dio'. 19Poi prese il pane, fece la preghiera di ringraziamento, spezzò il pane, lo diede ai suoi discepoli e disse: 'Questo è il mio corpo, che viene offerto per voi. Fate questo in memoria di me'. 20Allo stesso modo, alla fine della cena, offrì loro il calice, dicendo: 'Questo calice è la nuova alleanza che Dio stabilisce per mezzo del mio sangue, offerto per voi'.
21'Ma ecco: il mio traditore è qui a tavola con me. 22Il Figlio dell'uomo va incontro alla morte, come è stato stabilito per lui; ma guai a quell'uomo per mezzo del quale egli è tradito'. 23 Allora i discepoli di Gesù cominciarono a domandarsi gli uni con gli altri chi di loro stava per fare una cosa simile.

24 Tra i discepoli sorse una discussione per stabilire chi tra essi doveva essere considerato il più importante. 25Ma Gesù disse loro:
- I re comandano sui loro popoli e quelli che hanno il potere si fanno chiamare benefattori del popolo. 26Voi però non dovete agire così! Anzi, chi tra voi è il più importate diventi come il più piccolo; chi comanda diventi come quello che serve. 27Secondo voi, chi è più importante: chi siede a tavola oppure chi sta a servire? Quello che siede a tavola, non vi pare? Eppure io sto in mezzo a voi come un servo. 28 Voi siete quelli rimasti sempre con me, anche nelle mie prove. 29 Ora, io vi faccio eredi di quel regno che Dio, mio Padre, ha dato a me. 30 Quando comincerò a regnare, voi mangerete e berrete con me, alla mia tavola. E sederete su dodici troni per giudicare le dodici tribù del popolo d'Israele.
31 - Simone, Simone, ascolta! Satana ha preteso di passarvi al vaglio, come si fa con il grano per pulirlo. 32Ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, quando sarai tornato a me, da' forza ai tuoi fratelli.
33 Allora Pietro gli disse: - Signore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e persino alla morte.
34 Ma Gesù rispose: - Pietro, ascolta quel che ti dico: oggi, prima che il gallo canti, avrai dichiarato tre volte che non mi conosci.

35 Poi Gesù disse ai suoi discepoli: - Quando vi mandai senza soldi, senza bagagli e senza sandali, vi è mancato qualcosa?
Essi risposero: - Niente! 36 Allora Gesù disse: - Ora però è diverso: chi ha dei soldi li prenda; così anche chi ha una borsa. E chi non ha una spada venda il suo mantello e se ne procuri una. 37 Vi dico infatti che deve avverarsi per me quel che dice la Bibbia: È stato messo tra i malfattori. Ecco, quel che mi riguarda sta ormai per compiersi.
38 Allora i discepoli dissero a Gesù: - Signore, ecco qui due spade! Ma Gesù rispose: - Basta!

39 Come faceva di solito, Gesù uscì e andò verso il monte degli Ulivi, e i suoi discepoli lo seguirono. 40 Quando giunse sul posto disse loro: 'Pregate per resistere nel momento della prova'. 41 Poi si allontanò da loro alcuni passi, si mise in ginocchio 42 e pregò così: 'Padre, se vuoi, allontana da me questo calice di dolore. Però non sia fatta la mia volontà, ma la tua'. 43 Allora dal cielo venne un angelo a Gesù per confortarlo; 44 e in quel momento di grande tensione pregava più intensamente. Il suo sudore cadeva a terra come gocce di sangue.
45Quindi, dopo aver pregato, Gesù si alzò e andò verso i suoi discepoli. Li trovò addormentati, sfiniti per la tristezza 46e disse loro: 'Perché dormite? Alzatevi e pregate per resistere nel momento della prova'.

47 Mentre Gesù ancora parlava con i discepoli, arrivò molta gente. Giuda, uno dei Dodici, faceva loro da guida. Si avvicinò a Gesù per baciarlo. 48 Allora Gesù disse: - Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell'uomo?
49 Quelli che erano con Gesù, appena si accorsero di ciò che stava per accadere, dissero: - Signore, usiamo la spada?
50 E in quel momento uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l'orecchio destro.
51 Ma Gesù intervenne e disse: - Lasciate, basta così! Toccò l'orecchio di quel servo e lo guarì.
52 Poi Gesù si rivolse ai capi dei sacerdoti, ai capi delle guardie del Tempio e alle altre autorità del popolo che erano venuti contro di lui e disse: 'Siete venuti con spade e bastoni, come per arrestare un delinquente. 53 Eppure io stavo ogni giorno con voi, nel Tempio, e non mi avete mai arrestato. Ma questa è l'ora vostra: ora si scatena il potere delle tenebre'.

54 Le guardie del Tempio arrestarono Gesù e lo portarono nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. 55Alcuni accesero un fuoco in mezzo al cortile e si sedettero. Pietro si mise insieme a loro. 56 Una serva lo vide là, seduto presso il fuoco, lo guardò bene e poi disse: - Anche quest'uomo era con Gesù! 57 Ma Pietro negò e disse: - Donna, non so chi è!
58 Poco dopo, un altro vedendo Pietro disse: - Anche tu sei uno di quelli. Ma Pietro dichiarò: - Uomo, non sono io!
59 Dopo circa un'ora, un altro affermò con insistenza: - Sono sicuro: anche quest'uomo era con Gesù: infatti viene dalla Galilea.
60 Ma Pietro protestò: - Io non so quel che tu dici. In quel momento, mentre Pietro ancora parlava, un gallo cantò.
61 Il Signore si voltò verso Pietro e lo guardò. Pietro allora si ricordò di quel che il Signore gli aveva detto: 'Oggi, prima che il gallo canti, avrai dichiarato tre volte che non mi conosci'. 62 Poi uscì fuori e pianse amaramente.

63 Intanto gli uomini che facevano la guardia a Gesù lo deridevano e lo maltrattavano. 64 Gli bendarono gli occhi e gli domandavano: 'Indovina! Chi ti ha picchiato?'. 65 E lanciavano contro di lui molti altri insulti.
66 Appena fu giorno, si riunirono le autorità del popolo, i capi dei sacerdoti e i maestri della Legge. Fecero condurre Gesù davanti al loro tribunale 67 e gli dissero: - Se tu sei il Messia, dillo apertamente a noi.
Ma Gesù rispose: - Anche se lo dico voi non mi credete. 68 Se invece vi faccio domande voi non mi rispondete. 69Ma d'ora in avanti il Figlio dell'uomo starà accanto a Dio Onnipotente.
70 Tutti allora domandarono: - Dunque, tu sei proprio il Figlio di Dio?
Gesù rispose loro: - Voi stessi lo dite! Io lo sono!
71 I capi allora conclusero: 'Ormai non abbiamo più bisogno di prove! Noi stessi lo abbiamo udito direttamente dalla sua bocca'.

MATTEO 26
1 Quando Gesù ebbe finito questi insegnamenti disse ai suoi discepoli: 2 'Voi sapete che tra due giorni è la festa di Pasqua, e il Figlio dell'uomo sta per essere arrestato e poi lo inchioderanno su una croce'.
3 Allora i capi dei sacerdoti e le autorità del popolo fecero una riunione in casa di Caifa, il sommo sacerdote. 4 Insieme, decisero di arrestare Gesù con un inganno e di ucciderlo. 5 Ma dicevano: 'Non possiamo arrestarlo in un giorno di festa, perché altrimenti c'è pericolo di una rivolta popolare'.

6 Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone, quello che era stato lebbroso. 7 Mentre erano a tavola, si avvicinò una donna con un vasetto di alabastro, pieno di profumo molto prezioso, e versò il profumo sulla testa di Gesù.
8 Vedendo ciò, i discepoli scandalizzati mormoravano e dicevano: - Perché tutto questo spreco? 9Si poteva benissimo vendere il profumo a caro prezzo e poi dare i soldi ai poveri.
10 Gesù se ne accorse e disse ai discepoli: - Perché tormentate questa donna? Ha fatto un'opera buona verso di me. 11 I poveri infatti li avete sempre con voi; ma non sempre avrete me. 12 Versando sulla mia testa questo profumo, questa donna mi ha preparato per la sepoltura. 13 Io vi assicuro che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato questo messaggio del Vangelo, ci si ricorderà di questa donna e di quel che ha fatto.
14Allora uno dei dodici discepoli, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: 15'Che cosa mi date se io vi faccio arrestare Gesù?'. Stabilirono trenta monete d'argento e gliele consegnarono. 16Da quel momento Giuda si mise a cercare un'occasione per fare arrestare Gesù.

17Il primo giorno della festa dei Pani non lievitati, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: - Dove vuoi che ti prepariamo la cena di Pasqua? 18Egli rispose: - Andate in città da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire che il suo momento ormai è arrivato e che viene in casa tua con i suoi discepoli a mangiare la cena di Pasqua. 19I discepoli fecero come aveva comandato Gesù e prepararono la cena pasquale.

20 Quando fu sera, Gesù si mise a tavola insieme con i dodici discepoli. 21Mentre stavano mangiando disse: - Io vi assicuro che uno di voi mi tradirà. 22 Essi diventarono molto tristi e, a uno a uno, cominciarono a domandargli:
- Signore, sono forse io? 23 Gesù rispose: - Quello che ha messo con me la mano nel piatto, è lui che mi tradirà. 24Il Figlio dell'uomo sta per morire, così come è scritto nella Bibbia. Ma guai a colui per mezzo del quale il Figlio dell'uomo è tradito. Per lui sarebbe stato meglio di non essere mai nato!
25 Allora Giuda, il traditore, domandò: - Maestro, sono forse io? Gesù gli rispose: - Tu l'hai detto.
26 Mentre stavano mangiando, Gesù prese il pane, fece la preghiera di benedizione, poi spezzò il pane, lo diede ai discepoli e disse: 'Prendete e mangiate; questo è il mio corpo'. 27 Poi prese la coppa del vino, fece la preghiera di ringraziamento, la diede ai discepoli e disse: 'Bevetene tutti, 28 perché questo è il mio sangue, offerto per tutti gli uomini, per il perdono dei peccati. Con questo sangue Dio conferma la sua alleanza. 29 Vi assicuro che d'ora in poi non berrò più vino fino al giorno in cui berrò con voi il vino nuovo nel regno di Dio, mio Padre'. 30 Cantarono i salmi della festa, poi andarono verso il monte degli Ulivi.

31 Allora Gesù disse ai discepoli: 'Questa notte tutti voi perderete ogni fiducia in me. Perché nella Bibbia c'è scritto: Ucciderò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse. 32 Ma quando sarò risuscitato vi aspetterò in Galilea'.
33 Allora Pietro cominciò a dire: - Anche se tutti gli altri perderanno ogni fiducia in te, io non la perderò mai.
34 Gesù replicò: - Io invece ti assicuro che questa notte, prima che il gallo canti, tre volte tu avrai detto che non mi conosci.
35 Ma Pietro rispose: - Non dirò mai che non ti conosco, anche se dovessi morire con te! E così dissero anche tutti gli altri discepoli.

36 Intanto Gesù arrivò con i discepoli in un luogo detto Getsèmani. Egli disse: 'Restate qui mentre io vado là a pregare'.
37 Si fece accompagnare da Pietro e dai due figli di Zebedèo. Poi incominciò a essere triste e angosciato. 38 Allora disse ai tre discepoli: 'Una tristezza mortale mi opprime. Fermatevi qui e restate svegli con me'.
39 Andò un po' avanti, si gettò con la faccia a terra e si mise a pregare. Diceva: 'Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice di dolore! Però non si faccia come voglio io, ma come vuoi tu'. 40 Poi tornò indietro verso i discepoli, ma trovò che dormivano. Allora disse a Pietro: 'Così non avete potuto vegliare con me nemmeno un'ora? 41 State svegli e pregate per resistere nel momento della prova; perché la volontà è pronta ma la debolezza è grande'.
42 Per la seconda volta si allontanò e cominciò a pregare, e disse: 'Padre mio, se proprio devo bere di questo calice di dolore, sia fatta la tua volontà'. 43 Poi ritornò dai discepoli e li trovò ancora che dormivano: non riuscivano a tenere gli occhi aperti.
44 Per la terza volta Gesù si allontanò e andò a pregare ripetendo le stesse parole. 45 Poi tornò verso i discepoli e disse: 'Ma come, voi ancora dormite e riposate? Ecco, il momento è ormai vicino. Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani di gente malvagia. 46 Alzatevi, andiamo! Sta arrivando quello che mi tradisce'.

47 Mentre Gesù ancora parlava con i discepoli arrivò Giuda, uno dei Dodici, accompagnato da molti uomini armati di spade e di bastoni. Erano stati mandati dai capi dei sacerdoti e dalle altre autorità del popolo. 48 Il traditore s'era messo d'accordo con loro. Aveva stabilito un segno e aveva detto: 'Quello che bacerò, è lui. Prendetelo'. 49 Intanto Giuda si avvicinò a Gesù e disse: 'Salve, Maestro!'. Poi lo baciò. 50 Ma Gesù gli disse: 'Amico, si faccia quello che sei venuto a fare'.
Quelli che erano venuti insieme a Giuda si fecero avanti, presero Gesù e lo arrestarono.
51 Allora uno di quelli che erano con Gesù tirò fuori una spada e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio.
52 Ma Gesù gli disse: 'Rimetti la spada al suo posto! Perché tutti quelli che usano la spada moriranno colpiti dalla spada. 53 Che cosa credi? Non sai che io potrei chiedere aiuto al Padre mio e subito mi manderebbe più di dodici migliaia di angeli? 54 Ma in questo caso non si compirebbero le parole della Bibbia. Essa dice che deve accadere così'.
55 Poi Gesù disse alla folla: 'Siete venuti a prendermi con spade e bastoni, come se fossi un delinquente! Tutti i giorni stavo seduto nel Tempio a insegnare, e non mi avete mai arrestato. 56 Ebbene, tutto questo è avvenuto perché si compia quel che hanno detto i profeti nella Bibbia'. Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono.

57 Quelli che avevano arrestato Gesù lo portarono alla casa di Caifa, il sommo sacerdote, dove si erano radunati i maestri della Legge e le altre autorità. 58 Pietro lo seguiva da lontano. Poi entrò anche nel cortile della casa e si sedette in mezzo ai servi per vedere come andava a finire. 59 Intanto i capi dei sacerdoti e gli altri del tribunale cercavano una falsa accusa contro Gesù, per poterlo condannare a morte. 60 Ma non la trovavano, anche se si erano presentati moltissimi testimoni falsi. Infine se ne presentarono altri due 61 che dissero: 'Una volta egli ha dichiarato: 'Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni''.
62 Allora si alzò il sommo sacerdote e gli disse: - Non rispondi nulla? Che cosa sono queste accuse contro di te? 63 Ma Gesù rimaneva zitto.
Poi il sommo sacerdote disse: - Per il Dio vivente, ti scongiuro di dirci se tu sei il Messia, il Cristo, il Figlio di Dio.
64 Gesù rispose: - Tu l'hai detto. Ma io vi dico che d'ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo seduto accanto a Dio Onnipotente; egli verrà sulle nubi del cielo. 65 Allora il sommo sacerdote, scandalizzato, si strappò il mantello e disse: - Ha bestemmiato! Non c'è più bisogno di testimoni, ormai! adesso avete sentito le sue bestemmie. 66 Qual è il vostro parere? Gli altri risposero: - Deve essere condannato a morte.
67 Allora alcuni gli sputarono in faccia e lo presero a pugni; altri gli davano schiaffi 68e gli dicevano: 'Indovina, o Cristo! Chi ti ha picchiato?'.

69 Pietro era seduto fuori, nel cortile, quando una serva si avvicinò a lui e gli disse: - Anche tu stavi con quell'uomo della Galilea, con Gesù.
70 Ma Pietro negò davanti a tutti dicendo: - Non so nemmeno che cosa vuoi dire.
71 Poi se ne andò verso la porta del cortile. Là, un'altra serva lo vide e disse a quelli che erano vicini: - Questo era con Gesù di Nàzaret.
72 Ma Pietro negò ancora e disse: - Giuro che non conosco quell'uomo.
73 Poco dopo, alcuni dei presenti si avvicinarono a Pietro e gli dissero: - Certamente tu sei uno di quelli: si capisce da come parli che sei della Galilea. 74 Allora Pietro cominciò a giurare e a spergiurare che non era vero e diceva:
- Io non lo conosco nemmeno! Subito dopo un gallo cantò.
75 In quel momento Pietro si ricordò di quel che gli aveva detto Gesù: 'Prima che il gallo canti, per tre volte avrai detto che non mi conosci'.
Allora uscì fuori e pianse amaramente.
MARCO 14
1 Mancavano intanto due giorni alla Pasqua degli Ebrei e alla festa dei Pani non lievitati. I capi dei sacerdoti e i maestri della Legge cercavano un modo per arrestare Gesù con un inganno, per poi ucciderlo. 2 Infatti dicevano: 'Non possiamo arrestarlo in un giorno di festa, perché altrimenti c'è pericolo di una rivolta popolare'.

3Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone, quello che era stato lebbroso. Mentre era a tavola, venne una donna con un vasetto di alabastro pieno di un profumo molto prezioso, nardo purissimo. La donna spaccò il vasetto e versò il profumo sulla testa di Gesù.
4Alcuni dei presenti, scandalizzati, mormoravano tra loro: 'Perché tutto questo spreco di profumo? 5Si poteva venderlo per trecento monete d'argento e poi dare i soldi ai poveri!'. Ed erano furibondi contro di lei.
6Ma Gesù disse loro: 'Lasciatela in pace! Perché la tormentate? Questa donna ha fatto un'opera buona verso di me. 7I poveri, infatti, li avete sempre con voi e potete aiutarli quando volete, ma non sempre avete me. 8Essa ha fatto quel che poteva, e così ha profumato in anticipo il mio corpo per la sepoltura. 9 Io vi assicuro che in tutto il mondo, dovunque sarà predicato il messaggio del Vangelo, ci si ricorderà di questa donna e di quel che ha fatto'.
10 Poi, Giuda Iscariota, uno dei dodici discepoli, andò dai capi dei sacerdoti per aiutarli ad arrestare Gesù. 11Essi furono molto contenti della sua proposta e promisero di dargli dei soldi. Allora Giuda si mise a cercare un'occasione per fare arrestare Gesù.

12 Il primo giorno della festa dei Pani non lievitati, quando gli Ebrei uccidevano l'agnello pasquale, i discepoli domandarono a Gesù:
- Dove vuoi che andiamo a prepararti la cena di Pasqua?
13 Gesù mandò due discepoli con queste istruzioni:
- Andate in città. Là incontrerete un uomo che porta una brocca d'acqua. Seguitelo 14 nella casa dove entrerà e lì parlate con il padrone. Gli direte: Il Maestro desidera fare la cena pasquale con i suoi discepoli, e ti chiede la sala. 15 Allora egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala già pronta con i tappeti. In quella sala preparate per noi la cena.
16 I discepoli partirono e andarono in città. Trovarono tutto come Gesù aveva detto e prepararono la cena pasquale.
17 Quando fu sera Gesù venne con i dodici discepoli, 18e mentre erano a tavola e stavano mangiando, disse: 'Io vi dico che uno di voi mi tradirà: quello che mangia con me'.
19I discepoli diventarono tristi e cominciarono a domandargli, uno dopo l'altro:
- Sono forse io? 20 Gesù disse: - È uno dei Dodici, uno che intinge con me il pane nel piatto. 21Il Figlio dell'uomo sta per morire, così come è scritto nella Bibbia. Ma guai a quell'uomo per mezzo del quale è tradito. Per lui sarebbe stato meglio non essere mai nato.
22Mentre stavano mangiando, Gesù prese il pane, fece la preghiera di benedizione, spezzò il pane, lo diede ai discepoli e disse: 'Prendete: questo è il mio corpo'.
23Poi prese la coppa del vino, fece la preghiera di ringraziamento, la diede ai discepoli e tutti ne bevvero.
24Gesù disse: 'Questo è il mio sangue, offerto per tutti gli uomini. Con questo sangue Dio conferma la sua alleanza. 25Io vi assicuro che non berrò più vino, fino al giorno in cui berrò il vino nuovo nel regno di Dio'.
26Cantarono i salmi della festa, poi andarono verso il monte degli Ulivi.

27Gesù disse ai discepoli: - Tutti voi perderete ogni fiducia in me. Infatti nella Bibbia è scritto: Ucciderò il pastore e le pecore saranno disperse. 28 Ma quando sarò risuscitato vi aspetterò in Galilea.
29Allora Pietro gli disse: - Anche se tutti gli altri perderanno ogni fiducia, io no!
30Gesù replicò: - Io invece ti assicuro che oggi, proprio questa notte, prima che il gallo abbia cantato due volte, già tre volte avrai detto che non mi conosci! 31Ma Pietro con grande insistenza continuava a dire: - Non dirò mai che non ti conosco, anche se dovessi morire con te!
Anche gli altri discepoli dicevano la stessa cosa.

32 Intanto raggiunsero un luogo detto Getsèmani. Gesù disse ai suoi discepoli: 'Restate
qui, mentre io pregherò'. 33 E si fece accompagnare da Pietro, Giacomo e Giovanni. Poi cominciò ad aver paura e angoscia, 34 e disse ai tre discepoli: 'Una tristezza mortale mi opprime. Fermatevi qui e state svegli'.
35 Mentre andava più avanti, cadeva a terra e pregava. Chiedeva a Dio, se era possibile, di evitare quel terribile momento. 36 Diceva: 'Abbà, Padre mio, tu puoi tutto. Allontana da me questo calice di dolore! Però, non fare quel che voglio io, ma quel che vuoi tu'.
37Poi tornò dai discepoli, ma li trovò che dormivano. Allora disse a Pietro: 'Simone, perché dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora? 38State svegli e pregate per resistere nel momento della prova; perché la volontà è pronta, ma la debolezza è grande!'.
39Si allontanò di nuovo e ricominciò a pregare ripetendo le stesse parole. 40Poi tornò dai discepoli e li trovò che ancora dormivano. Non riuscivano a tenere gli occhi aperti e non sapevano che cosa rispondergli.
41Quando tornò da loro la terza volta disse: 'Ma come? Voi ancora dormite e riposate? Ormai, dormite pure e riposate. È finita. L'ora è giunta. Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani dei suoi nemici.
42'Alzatevi, andiamo! Colui che mi tradisce sta arrivando'.
43Mentre Gesù ancora parlava, subito arrivò Giuda, uno dei Dodici, accompagnato da molti uomini armati di spade e bastoni. Erano stati mandati dai capi dei sacerdoti, dai maestri della Legge e dalle altre autorità. 44Il traditore si era messo d'accordo con loro. Aveva stabilito un segno e aveva detto: 'Quello che bacerò è lui. Voi prendetelo e portatelo via con cautela'. 45Subito Giuda si avvicinò a Gesù e disse: 'Maestro!'. Poi lo baciò. 46 Allora gli altri lo presero e lo arrestarono.
47 Ma uno di quelli che erano lì presenti tirò fuori la spada e colpì il servo del sommo sacerdote staccandogli un orecchio.
48 Gesù disse: 'Siete venuti a prendermi con spade e bastoni, come se fossi un delinquente! 49Tutti i giorni ero in mezzo a voi, insegnavo nel Tempio, e non mi avete mai arrestato. Ma tutto questo avviene perché si compia quel che dice la Bibbia'. 50Allora i discepoli lo abbandonarono e fuggirono tutti.
51 Dietro a Gesù veniva un ragazzo, coperto soltanto con un lenzuolo. Le guardie cercarono di prenderlo, 52ma egli lasciò cadere il lenzuolo e scappò via nudo.

53 Portarono Gesù alla casa del sommo sacerdote e là si riunirono i capi dei sacerdoti, i maestri della Legge e le altre autorità. 54Pietro lo seguiva da lontano. Entrò fin dentro il cortile della casa e andò a sedersi in mezzo ai servi che si scaldavano vicino al fuoco.
55Intanto i capi dei sacerdoti e gli altri del tribunale cercavano un accusa contro Gesù per poterlo condannare a morte, ma non la trovavano. 56Molte persone, infatti, portavano false accuse contro Gesù, ma dicevano uno il contrario dell'altro.
57Infine si alzarono alcuni con un'altra accusa falsa. 58Dicevano: 'Noi l'abbiamo sentito dire: io distruggerò questo Tempio fatto dagli uomini e in tre giorni ne costruirò un altro non fatto dagli uomini'. 59Ma anche su questo punto quelli che parlavano non erano d'accordo.
60 Allora si alzò il sommo sacerdote e interrogò Gesù: - Non rispondi nulla? Che cosa sono queste accuse contro di te?
61 Ma Gesù rimaneva zitto e non rispondeva nulla. Il sommo sacerdote gli fece ancora una domanda: - Sei tu il Messia, il Cristo, il Figlio di Dio benedetto? 62 Gesù rispose: - Sì, sono io. E voi vedrete il Figlio dell'uomo seduto accanto a Dio Onnipotente. Egli verrà tra le nubi del cielo!
63 Allora il sommo sacerdote, scandalizzato, si strappò la veste e disse: 'Non c'è più bisogno di testimoni ormai! 64 Avete sentito le sue bestemmie. Qual è il vostro parere?'. E tutti decisero che Gesù doveva essere condannato a morte.
65 Alcuni dei presenti cominciarono a sputargli addosso. Gli coprivano la faccia, poi gli davano pugni e gli dicevano: 'Indovina chi è stato!'. Anche le guardie lo prendevano a schiaffi.

66-67 Pietro intanto era ancora giù nel cortile a scaldarsi. A un certo punto passò di là una serva del sommo sacerdote, lo vide, lo osservò bene e disse: - Anche tu stavi con quell'uomo di Nàzaret, con Gesù. 68Ma Pietro negò e disse: - Non so proprio che cosa vuoi dire, non ti capisco. Poi se ne andò fuori del cortile, nell'ingresso; e intanto il gallo cantò.
69 Quella serva lo vide e di nuovo cominciò a dire alle persone vicine: - Anche lui è uno di quelli! 70 Ma Pietro negò di nuovo.
Poco dopo, alcuni dei presenti gli dissero ancora: - Certamente tu sei uno di quelli, perché vieni dalla Galilea.
71 Ma Pietro cominciò a giurare e a spergiurare che non era vero: - Io neppure lo conosco quell'uomo che voi dite!
72 Subito dopo un gallo cantò per la seconda volta. In quel momento Pietro si ricordò di ciò che gli aveva detto Gesù: 'Prima che il gallo abbia cantato due volte, già tre volte tu avrai dichiarato che non mi conosci'. Allora scappò via e si mise a piangere.
Victimæ paschali laudes
immolent Christiani.
Agnus redemit oves:
Christus innocens Patri
reconciliavit peccatores.
Mors et Vita duello
conflixere mirando:
Dux Vitæ mortuus, regnat vivus.
Dic nobis, Maria, quid vidisti in via?
Sepulcrum Christi viventis,
et gloriam vidi resurgentis,
angelicos testes, sudarium
et vestes.
Surrexit Christus spes mea: præcedet suos in Galilaeam.
Scimus Christum surrexisse
a mortuis vere:
Tu nobis, victor Rex, miserere. Amen. Alleluia.
AURORA lucis rutilat, - caelum laudibus intonat,
mundus exultans iubilat, - gemens infernus ululat,
Cum rex ille fortissimus, - mortis confractis viribus,
pede conculcans tartara - solvit catena miseros
Ille, qui clausus lapide custoditur sub milite,
triumphans pompa nobile victor surgit de funere.
Solutis iam gemitibus - et inferni doloribus,
<<Quia surrexit Dominus!>> - resplendens clamat angelus.
TRISTES erant apostoli - de nece sui Domini,
quem poena mortis crudeli - servi damnarant impii.
Sermone blando angelus praedixit mulieribus,
<<In Galilaea Dominus videndus est quantocius>>
Illae dum pergunt concite apostolis hoc dicere,
videntes eum vivere osculant pedes Domini.
Quo agnito discipuli in Galilaeam propere
pergunt videre faciem desideratam Domini.
CLARO PASCHALI gaudio - sol mundo nitet radio,
cum Christum iam apostoli - visu cernunt corporeo.
Ostensa sibi vulnera - in Christi carne fulgida,
resurrexisse Dominum - voce fatentur publica.
Rex Christe clementissime, tu corda nostra posside,
ut tibi laudes debitas reddamus omni tempore!
Vexilla regis prodeunt, - fulget crucis mysterium,
quo carne carnis conditor - suspensus est patibulo.
Confixa clavis viscera tendens manus, vestigia
redemptionis gratia hic inmolata est hostia.
Quo vulneratus insuper mucrone diro lanceae,
ut nos lavaret crimine, manavit unda sanguine.
Inpleta sunt quae concinit David fideli carmine,
dicens nationibus: regnavit a ligno Deus.
Arbor decora et fulgida, ornata regis purpura,
electa, digno stipite tam sancta membra tangere!
Beata cuius brachiis pretium pependit saeculi
statera facta est corporis praedam tulitque Tartari.
Fundis aroma cortice, vincis sapore nectare,
jucunda fructu fertili plaudis triumpho nobili.
Salve ara, salve victima - de passionis gloria,
qua vita mortem pertulit - et morte vitam reddidit.


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